BUON 2016!

Un nuovo e straordinario anno, ricco di tante novità è alle porte. Nuovi progetti, nuove collaborazioni oltre a quelle già esistenti e geniali idee condivise con altri operatori faranno parte del nuovo anno. Tra le novità sopra elencate faranno parte del nuovo anno anche degli innovativi quanto efficaci percorsi formativi in ambito automotive.

Senza anticipare nulla per lasciar l’entusiasmo delle novità al momento più opportuno, io ed i miei collaboratori vorremmo rinnovare a tutti gli auguri di un sereno e proficuo 2016!

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COME PROGETTARE E REALIZZARE UN CIRCUITO PER IL CONTROLLO DI UN MOTORE PASSO – PASSO

Fare Elettronica 355Sulla rivista tecnica mensile “Fare Elettronica” N° 355 del mese di Maggio troverete il mio articolo “COME PROGETTARE E REALIZZARE UN CIRCUITO PER IL CONTROLLO DI UN MOTORE PASSO – PASSO”.

Secondo voi, si può realizzare un circuito di pilotaggio per motori passo – passo con poche porte logiche e che sia allo stesso tempo semplice e funzionale? La risposta la troverete in questo articolo, dove vi verrà mostrato come progettare e realizzare un semplice, efficace e geniale circuito di comando per motori passo – passo utilizzando solamente pochissime porte logiche.

Quando nell’adolescenza affrontai per la prima volta lo studio dell’elettronica digitale all’ITIS, le argomentazioni di tale studio erano interessanti ma, il più delle volte, sembravano molto astratte e di non immediata applicazione pratica. Però, a volte, basta poco: una semplice applicazione pratica per far accendere quella scintilla che inizi a far bruciare dentro il fuoco dell’entusiasmo e della passione. Ciò avvenne quando vidi un circuito simile a quello che ho proposto in questo articolo, in quanto è un semplice circuito fatto con pochissime porte logiche e, nonostante ciò, è un circuito abbastanza completo perché dotato di quelle fondamentali funzioni che deve possedere un circuito di pilotaggio. Quindi, in questo articolo inizialmente ho definito le funzioni che volevo implementare in maniera tale da poterne ricavare uno schema a blocchi, poi le varie tabelle di verità e, per ultimo, la rete logica di controllo. Ovviamente, il tutto è stato condito da varie considerazioni tecniche necessarie per comprendere in maniera chiara il raggiungimento dell’obiettivo finale.